Giocatori di casinò italiani: in un mondo come quello del casinò non è mai facile stilare una classifica. Del resto il poker è bellissimo anche proprio per la possibilità che, con la giusta combinazione di carte e di abilità, un perfetto sconosciuto possa battere un campionissimo.
Eppure, se si guarda alla scena italiana e si fa un bilancio, è abbastanza semplice trovare i nomi da inserire in un ipotetico Monte Rushmore del poker tricolore. Senza voler fare torto a qualche escluso, nella lista dei più importanti pokeristi italiani ci finiscono Dario Sammartino, Mustapha Kanit, Max Pescatori, Filippo Candio, Salvatore Bonavena e Luca Pagano.
L’ordine con cui sono menzionati è quello nella money list all time italiana (i premi vinti in tornei dal vivo), ma ognuno ha dato il suo enorme contributo al mondo del poker tricolore in diverse maniere: professionisti che sanno, insomma, come vincere al casinò!
I giocatori italiani più famosi del casinò
Dario Sammartino è il leader nella classifica dei guadagni, il che è già un merito di suo, ma è anche l’unico italiano a essere arrivato all’heads up finale del Main Event delle World Series of Poker.
Sammartino, nato a Napoli nel 1987 e cresciuto in una famiglia di amanti dei giochi di carte, nasce come giocatore online con il nickname di Madgenius87, diventando presto il migliore del circuito tricolore soprattutto nei match uno contro uno. Dal 2009 in poi si è dedicato ai tornei dal vivo e anche lì ha decisamente detto la sua, arrivando a guadagnare quasi 17 milioni di dollari in premi.
Ed è ovviamente suo il premio più alto mai vinto da un italiano, proprio in occasione della run che nel 2019 lo porta a giocarsi il titolo nei Main Event delle WSOP contro il tedesco Hossein Ensan. Dopo 301 mani Sammartino si è arreso, ma ha comunque portato a casa 6 milioni di dollari per il secondo posto, entrando nella leggenda del poker tricolore.
Il podio degli italiani che hanno vinto di più
Dietro di lui, a neanche 100mila dollari di distanza, c’è Mustapha Kanit. Nato ad Alessandria nel 1991, Kanit ha conosciuto il poker iniziando come mazziere nei circoli, per poi dedicarsi al poker online con mezzi di fortuna: lui stesso ha raccontato di nottate davanti a un vecchio computer, con un televisore minuscolo come schermo e la linea internet fornita da una scheda SIM.
Ma da quei tempi Mustacchione (come è soprannominato), di strada ne ha fatta parecchia, visto che ha ottenuto oltre 16 milioni di dollari di vincite. La sua specialità sono i tornei High Roller e a dimostrarlo c’è la sua migliore run recente, quella nel $ 25,000 + 1,000 WSOP Paradise Main Event 2024 alle Bahamas, in cui è arrivato terzo e ha portato a casa 3,6 milioni di dollari, la seconda vincita più alta di sempre per un italiano dopo quella di Sammartino nel 2019.
E sono proprio loro due a giocarsi il titolo di paperone dei giochi da casinò e del poker italiano.
Max Pescatori ed i braccialetti delle WSOP
Per quanto riguarda Max Pescatori, basta invece far parlare i braccialetti delle WSOP. Il milanese classe 1971, appassionato di videogiochi, lascia il lavoro in un supermercato e si trasferisce negli USA per diventare un croupier. La fortuna ai casinò la farà però da giocatore di poker, cominciando con le apparizioni in TV nella trasmissione Ultimate Poker Challenge, in cui gli viene dato il soprannome che lo accompagna da sempre, The Italian Pirate.
Da lì, Pescatori si dedica ai tornei e già nel 2006 ottiene il suo primo braccialetto nel $ 2,500 No Limit Hold’em, con un premio di oltre 700mila dollari.
Il milanese si dedica sempre più alle varianti del poker e nel 2008 le vittorie alle WSOP diventano due, con il trionfo nel $ 2,500 Pot Limit Hold’em/Omaha. L’anno di grazia è però il 2016, quando i braccialetti raddoppiano, grazie alle vittorie nel $ 1,500 Seven Card Razz e nel $10,000 Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better Championship. Pescatori è quindi il giocatore italiano con il maggior numero di trionfi alle WSOP.
E anche se per i premi in denaro è quarto di sempre nel nostro paese, con poco meno di 5 milioni vinti nei tornei dal vivo, si staglia in vetta a tutti quando si parla del palcoscenico più importante.
Il piatto record di Filippo Candio
Filippo Candio, per tutti semplicemente “Drive On” per la sua capacità di andare avanti a tutto spiano nonostante probabilità di vittoria non sempre alte, è invece finito a pieno titolo nella storia delle WSOP grazie a un piatto pazzesco nelle eliminatorie del Main Event delle WSOP 2010. Il sardo classe 1984 si ritrova a sfidare lo statunitense Joseph Cheong, che ha in mano una coppia d’assi, con un 5-7.
Nonostante un flop (5-6-6) non utilissimo, di fronte all’all-in dell’avversario Candio non si tira indietro e vede concretizzarsi un vero e proprio miracolo, una scala runner runner con 8 al turn e 4 al river. Una scena ripresa dalle telecamere e che da allora è rimasta iconica, sia per la reazione incredibile del cagliaritano, sia perchè rappresenta una delle peggiori bad beat di sempre nella storia delle WSOP. In quel Main Event il sardo arriva quarto, vincendo 3,1 milioni di euro, che rappresentano gran parte dei 3,5 milioni guadagnati in carriera.
Poi Candio ha deciso di abbandonare il poker dal vivo per dedicarsi all’imprenditoria, ma non ha mai smesso di dare indizi su un suo possibile ritorno. E visto il personaggio, meglio non sfidarlo a fare l’impossibile…
Mai sottovalutare Bonavena e Pagano
E poi c’è anche chi per primo ha ottenuto la vittoria nel Main Event dell’European Poker Tour, ovvero Salvatore Bonavena. Nato in provincia di Vibo Valentia nel 1965, prima di dedicarsi al poker era un agente immobiliare. La sua carriera è cominciata nel 2006 nel circuito italiano, ma è il trionfo nel € 5,000 + 250 No Limit Hold'em a Praga nel dicembre 2008 a dargli sia la notorietà internazionale che un premio da oltre 700mila euro.
Il calabrese diventa così il primo italiano (nonchè l’unico, prima che Antonio Buonanno ripetesse l’impresa nel 2014) a imporsi nel torneo più importante del circuito continentale. Nel corso degli anni ha anche ottenuto diverse vittorie nei campionati italiani, sia nell’Hold’em che nell’Omaha. Per Bonavena ci sono vincite totali nei tornei dal vivo per oltre 3 milioni di dollari, che lo inseriscono all’ottavo posto della money list tricolore.
Ultimo per premi vinti, ma non certo per importanza, Luca Pagano. Nato nel 1978 a Treviso, Pagano è stato uno dei pionieri del Texas Hold’em in Italia, guadagnandosi il rispetto dell’intera comunità e contribuendo tantissimo alla diffusione del poker anche verso un pubblico di non appassionati.
Nel corso degli anni il “re dei piazzamenti”, così soprannominato per le ottime prestazioni nell’EPT, e nel circuito italiano, scrive libri sulla disciplina e soprattutto diventa un volto televisivo, conducendo la celebre trasmissione Poker1Mania su Italia 1 e poi un reality dal titolo La Casa degli Assi.
Giocatori di casinò italiani
Più di recente, Pagano si è anche dedicato agli eSports, fondando il team Qlash, che ha oltre 120 giocatori professionisti e produce eventi in tutto il mondo.
E se le sue vincite nei tornei dal vivo sono relativamente basse, poco più di 2 milioni in carriera, il suo impatto sul poker e più in generale sul mondo del gioco va decisamente al di là delle cifre…