Eccole qui, alcune domande complicate a cui devo dare una risposta, se sono in grado. Alcune di questi quesiti, che probabilmente non passeranno alla storia della roulette, in diverse forme, mi sono stati rivolti in occasioni di conferenze.

Un giorno magnifico da ricordare

Domanda: Stai trascorrendo un giorno magnifico. Hai giocato a craps e hai fatto lanci splendidi, uno dopo l’altro. Anche la maggior parte degli altri giocatori era in forma. Spendido! Quando ti sei stancato, sei andato al tavolo della roulette per rilassarti.

Ti sei rilassato molto, nel senso che hai vinto parecchi soldi puntando solo sulle puntate alla pari roulette, quelle da una volta la posta, rosso/nero, come raccomandi sempre. Hai scelto il rosso o il nero e hai battuto il banco più o meno con un rapporto di tre volte a una. Le tue puntate a volte sono state abbastanza alte, quando si vince succede. Di solito non usi un sistema di puntata Paroli, ma hai fatto un un-due-tre di Paroli al tavolo della roulette.

[Nota: Paroli significa puntare quanto appena vinto, tecnicamente significa farlo tre volte e poi tornare alla vostra dimensione normale di puntata].

Poi sei andato a giocare a blackjack, poi a Pai Gow Poker, poi mini-baccarat. Non potevi perdere. Poi ti è arrivata una telefonata da tua moglie, la Bellissima AP. “Non dimenticarti”, ha detto, “dobbiamo vederci con il signor Tizio e la signora Caia per una cena gourmet offerta dal casinò e poi abbiamo quello show che ci hanno offerto. Volevo solo ricordartelo, ci vediamo tra poco. So che volevi tanto vedere lo show di quegli artisti che stanno andando per la maggiore. Sarà una grandissima serata”.

Migliorare dalle esperienze al casinò

Domanda: Qual è il significato del racconto del narratore di questa esperienza di gioco e come può avere un effetto sulla sua prospettiva e sulle sue future azioni al casinò?

Risposta di Frank: Mi piacerebbe avere una giornata del genere nella vita reale. Ho avuto buone giornate e pessime giornate al casinò, ma non li ho mai distrutti così tanto e giocando a così tanti giochi diversi in una singola sessione. Wow!

Di solito non gioco abbastanza a lungo per trascorrere nel casinò quello che sembra essere un giorno intero giocando a così tanti giochi di casinò. Ti sei davvero impegnato per rendere questa domanda difficile.

Ma mi dispiace amico mio, non è difficile per niente. Quindi, ecco la risposta. Smetto di giocare, vado al bagno a rinfrescarmi e poi mi vedo con mia moglie al ristorante. Mi godo la cena con i nostri amici e mi godo anche lo spettacolo. Poi torniamo alla nostra stanza, facciamo che sia una suite (e che diamine!) e dormo il sonno dei vincitori.

Perché non giocare un altro po’? Del resto, sono stato molto fortunato, la Dama Fortuna è davvero dalla mia parte in questo momento?

Di nuovo, per me questa è una domanda semplice. Nessun gioco mi dà il vantaggio, da quanto dice questa domanda. Per la classificazione dei giochi per margine e rendimento, affronto il vantaggio del banco in ognuno di loro.

Oggi? Beh, oggi sono stato fortunatissimo. Ma sto solo sperando che la mia fortuna continui, non ci sono garanzie al riguardo. La matematica, quella terribile matematica applicata al casinò, va a loro favore. Va quasi sempre a favore del casinò.

La mia fortuna continuerà? Non lo so. Le probabilità che io continui a questa maniera sono basse, anche molto basse. Voglio davvero diminuire le mie vincite totali giocando ancora in questa giornata magica? Posso essere sicuro che gli altri giocatori faranno lanci di dadi buoni o perlomeno decenti? Forse chiedo troppo alla Fortuna.

Una partita a Blackjack può andare in tutti i modi, cosa che vale per tutti i giochi.

Il casinò non fa soldi lasciando che i giocatori lo distruggano.

Quindi sarei soddisfatto di quello che ho vinto e mi godrei il resto della serata con i miei amici e con mia moglie, la Bellissima AP. Lei è... la mia vera Fortuna!

Il casinò non va da nessuna parte. Lo affronterò domani, sperando che la magia continui. Vedete, non ho mai la necessità di correre a giocare o di rimanere molto davanti a un gioco, specialmente se le cose mi sono andate molto bene o molto male.

Io gioco così tanto che questa o quella sessione non contano poi troppo molto per me.

I dadi al casinò

Ricompensare un lanciatore

Domanda: c’è uno sconosciuto che sta lanciando molto bene i dadi. Grazie ai suoi lanci hai vinto bene, bene. Vuoi ringraziarlo. Dovresti fare una puntata per lui? Ha una forma splendida nel lancio. Sistema i dadi e ci mette molta cura nel lanciare. Potrebbe per caso controllare i dadi?

Tra le domande e risposte dadi più frequenti non mancherà mai il seguente quesito: dovrei fare una puntata con e per questo tizio? Come fa un altro giocatore a ricompensare chi lancia i dadi?

Frank: Molti giocatori sistemano i dadi e molti giocatori sembrano avere qualche controllo sui dadi (e alcuni, ma vi avviso, sono davvero molto pochi, hanno davvero un minimo, minimo di controllo). È inoltre possibile (ma improbabile) che questa persona sia in una situazione che possiamo definire "controllata" senza neanche saperlo, lanciando in maniera ritmica per un po’.

Ovviamente non so dirlo dalla descrizione fatta nella domanda. Anche al tavolo all’inizio è difficile dirlo guardando chi lancia a dadi. Per farlo bisogna vedere il lanciatore in questione per parecchio.

Ok, se è davvero in grado di controllare i dadi, che puntate fa? Sono puntate che chi sa controllare bene i dadi può battere? O sono le tipiche puntate del giocatore medio di craps?

La maggior parte delle puntate della maggior parte dei giocatori di craps variano dall’ottimo al pessimo allo stesso tempo, come una puntata sulla linea del pass craps e una coppia di numeri hard, con qualche orrore mescolato all’interno.

Magari piazzare puntate come quelle su 5 o 9 o su 4 o 10. Nessuno che sappia davvero controllare i dadi farebbe puntate che hanno un vantaggio del banco alto come quelle sui numeri hard. Non esiste un giocatore che sappia controllare i dadi così bene da poter superare quel vantaggio.

Non vi fate confondere da quelli che si dichiarano capaci di controllare i dati e che si vantano di poter superare anche scelte di gioco così pessime. Non possono. È solo pura fortuna se qualcuno può battere le puntate con alto vantaggio del banco e anche quella fortuna avviene di tanto in tanto. Pura fortuna, ricordatevelo.

Quando ho giocato per la prima volta ai dadi ad Atlantic City verso il 1990, i giocatori lasciavano mance agli altri giocatori di continuo, anche nei casinò più grandi del Mondo. All’epoca funzionava così. Succede ancora, ma molto meno di frequente. Molti dei giocatori più avanti con l'età davano mance enormi. Quasi tutti sono morti, molti anche da parecchio.

Ora, se io pensassi che questo tizio è un lanciatore ritmico, non farei una puntata per lui. Questo potrebbe deconcentrarlo dalla cosa importante che stava facendo, ovvero farmi vincere altri soldi. E non gli darei neanche una pacca sulla spalla, non gli parlerei neanche. Lo lascerei lanciare fino a che non farà sette.

Una volta che ha fatto sette (speriamo dopo 10 anni), mi congratulerò con lui e gli lancerò una bella fiche per ringraziarlo.

Quando un giocatore che lancia i dadi sembra aver preso il ritmo, non mi piace quando altri giocatori cercano di dargli pacche sulle spalle o di dargli il cinque. E non mi piace neanche quando chi lancia ordina un drink o in qualche modo perde la concentrazione.

La morale della favola quando si parla di giocatori in forma nel lanciare? Lasciateli in pace quando lanciano. Dategli una mancia quando hanno finito di lanciare.

L’enigma del giocatore che conta le carte

Domanda: al tuo tavolo da blackjack, mentre ti stai sedendo, c’è un giocatore che conta le carte. Di solito punta 25 euro a mano e gioca una sola mano alla volta. Ora ha aumentato le sue puntate a due mani da 200 euro ognuna. Tu e gli addetti del casinò sapete che questo è un segnale che il giocatore che conta le carte sa che quello che rimane del mazzo favorisce il giocatore.

Gli altri giocatori al tavolo non si accorgono di niente, sono troppo concentrati sulle loro puntate e sulle prossime mani.

Il responsabile del pit spinge la puntata del giocatore che conta le carte verso di lui e gli dice che le sue azioni non sono più tollerate in quel casinò. Il giocatore si alza e lascia il casinò. Il casinò non mescola i mazzi rimanenti e il gioco continua. Cosa fai?

Frank: Mi piacerebbe gettarmi nella mischia e mettere su il tipo di puntate che questo conteggio alto richiederebbe. È lo scenario dei sogni, no? Beh, io non lo farei. Comunque, forse, raddoppierei la cifra che punto di solito, visto che sarebbe la mia prima puntata. Rimarrei su quella puntata fino alla fine dei mazzi. E alla prossima mescolata? Tornerei con la puntata al mio livello solito. Forse. O forse mi alzerei e andrei a un altro tavolo, non lo so.

Non voglio che nessuno mi noti di più di quanto noterebbe chiunque altro che sta giocando come giocano le persone normali. Giocare al gioco con la normale strategia di gioco, ecco quello che farei. E al prossimo conteggio alto? Non lo so.

Contare le carte al casinò non è illegale, ma è una pratica poco tollerata dai casinò e a un giocatore bravo a contare le carte, ma anche a chiunque lo faccia, verrà chiesto di smettere di giocare e di lasciare il casinò. O potrebbero chiedigli di giocare a un altro gioco, ma non a blackjack.

Buona domanda, sto addirittura avendo dubbi sulla mia risposta mentre finisco di rispondere. In questo caso potrei anche non fare nulla di speciale. Ripeto, buona domanda. Se voi sapete di avere un vantaggio, cosa dovreste fare?

Una vincita da record

Come gestire una vincita da record

Domanda: È il tuo giorno, Frank, il giorno della tua gloria. Preparati. Assicurati di essere pronto. Oggi i soldi ti pioveranno addosso. Hai giocato un euro in una slot machine progressiva che ha un jackpot da 60 milioni di euro. E il jackpot esce. Tutti quei soldi sono tui.

Hai vinto un jackpot per vivere una vita da sogno. Come ti cambierà? Ok, cosa fai Frank? Sono pochi i giocatori che hanno vinto un jackpot del genere. Ed è tutto tuo.

Frank: Ho un piano già pronto se dovessi mai vincere un jackpot del genere o un premio alla lotteria di quelle dimensioni. Sarebbe una cosa assurda se mi succedesse, perché io non mi avvicino alle slot machine progressive e gioco alla lotteria solo se il jackpot è di circa 800 milioni o più.

Ma stiamo al gioco. Una fantasia a volte è più bella da immaginare se non ti consuma davvero. Io di solito non faccio fantasie di vincite del genere.

So che dovrei andare dal casinò per farmi scrivere un assegno e poi affrontare la burocrazia. Quando ho finito e devo essere fotografato per il comunicato stampa, allora farò un grande annuncio.

[Nota: Quasi tutti i casinò scrivono per far sapere ai giocatori che le grandi vincite devono essere rese pubbliche. Questi cartelli sono messi qua e là nei casinò, di solito dopo le entrate. Se giocate a qualcosa, date, così, automaticamente il consenso a quanto c’è scritto. La maggior parte dei giocatori per qualche motivo non sa di questa cosa. Ma è una buona pubblicità per il casinò far sapere che il signor o la signora Ospite ha vinto parecchio.]

Il mio grande annuncio arriverà il giorno in cui la mia grande vincita viene rivelata. E sarà una notizia più importante del fatto che ho vinto parecchio.

Lo speaker dice: “Quindi, signor Scobeleetie…”

E io rispondo immediatamente: “Sco-bled-ee.”

Lo speaker si gira verso la Bellissima AP: “Arlene Scob-bled-ee…”

“Alene, non Arlene, grazie.”

“Ho un annuncio importante da fare”, dico io. “Penso che la gente dovrebbe sentire quello che ho da dire”.

Lo speaker: “Okay, allora avanti”.

“Voglio che sappiate tutti che non darò via nulla di questo denaro. Proprio così. Se siete persone in cerca di qualche soldo, non li avrete. Se siete una persona che vuole farmi investire nella vostra azienda o in qualche progetto, la risposta è no.

Chiunque mi chiami o mi contatti chiedendo soldi per qualcosa non otterrà nulla. E questo vale anche per i parenti. Provate a ottenere parte dei miei soldi e la risposta è un enorme no!

Se voglio parlare con qualcuno di questo, chiamo io. Se chiamate voi, la risposta è no.

Anche la beneficenza è un no enorme. Le religioni? No. La ricerca? No.

Volete vendermi qualcosa? Indovinate, la risposta è no.

Se volete chiedermi qualcosa su quello che ho appena detto, la risposta è no anche per voi!

Questo dovrebbe essere abbastanza. E anche mia moglie dirà di no a qualsiasi cosa”.

Vi auguro il meglio, dentro e fuori dai casinò!

Frank Scoblete è cresciuto a Bay Ridge, Brooklyn. Ha passato gli anni ‘60 a scuola, gli anni ‘70 nel mondo dell’editing, della scrittura e della pubblicazione, gli anni ‘80 in quello del teatro e gli anni ‘90 e il primo decennio del 21° secolo nell’ambiente del gioco d’azzardo dei casinò.