Focus sul gioco in Italia

Statistiche gambling italiano: nel nostro Paese, il settore del gioco ha un pubblico che si può tranquillamente definire trasversale. Dai 18 anni in più, età minima prevista dalle leggi italiane per poter giocare, tutte le fasce di età sono coinvolte in questo fenomeno.

A confermarlo ci sono i dati sul gioco nel 2024 e nel 2025 che sono disponibili sul sito Giocoresponsabile.info. Nelle cifre proposte, si stima che ad aver giocato almeno una volta in un anno (che si parli di gioco online oppure offline) sia il 34% della popolazione, dunque un numero che si aggira sui 18 milioni di persone.

Il profilo del giocatore italiano

E facendo una scrematura di questo pubblico così ampio, suddividendo i giocatori a seconda della carta di identità, si può fare un’analisi interessante. 

I giovani maggiorenni che giocano, per esempio, sono il 34%, dunque uno su tre. Il fatto che la fascia più bassa parta da 14 anni e arrivi ai 19, nonostante in teoria si debba partire dai 18, la dice lunga su come il gioco sia diventato parte della cultura giovanile.

Il settore preferito della fascia d’età più bassa è quello delle scommesse sportive, ma l’espansione del mercato online ha fatto sì che questo segmento abbia cominciato a rivolgersi anche verso altre tipologie di gioco, come quello del casino online.

Ma perchè i giovani giocano? Perchè si ritrovano in un ambiente familiare e sociale in cui il gioco è ormai ben radicato e quindi si adeguano facilmente al contesto.

Inoltre, la fascia più giovane dei giocatori italiani è quella che più riconosce il gioco come sfida, cercando dunque l’eccitazione della competizione con gli amici, vuoi in un contesto di uno contro uno in un gioco da tavolo, o in quello delle scommesse sportive, che prevedono abilità e comprensione della materia.

In Italia gioca un adulto su due

Discorso diverso per la fascia dei cosiddetti “adulti”, che è talmente ampia che è difficile da condensare in un ragionamento che riesca a raccogliere tutti. Quel che è certo è che i dati spiegano che il 62% delle persone tra i 20 e i 65 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno, il che rende questa fascia d’età la protagonista principale del gioco in Italia.

Chiaramente, più ci si avvicina agli estremi della fascia, più le caratteristiche del giocatore, le sue preferenze e le sue motivazioni saranno simili rispettivamente a quelle della Generazione Z (14-19 anni) e della Silver Age (65+).

Gli obiettivi del giocatore

Di base, il giocatore adulto gioca per due dei motivi principali per cui lo si fa: ottenere denaro ed evadere dalle preoccupazioni e dallo stress.

Le tipologie di gioco preferite dalla fascia adulta sono le più variegate e vanno dalle scommesse sportive, sia online che in agenzia, all’ippica (settore che invece negli ultimi anni ha perso parecchia spinta tra i più giovani), passando per i grandi classici del gioco italiano offline come il lotto, il gratta e vinci e le lotterie nazionali.

Cosa fanno i più grandi

Si passa infine alla cosiddetta Silver Age, che comprende i giocatori che hanno più di 65 anni.

Anche qui il dato è significativo, perchè la percentuale di giocatori in questa fascia di età è del 26%. Di certo l’aumento della digitalizzazione della popolazione, con sempre più persone avanti con gli anni che hanno confidenza con il computer e con gli strumenti per il gioco online, fa sì che la porzione di questi giocatori in grado di giocare da casa propria o dal cellulare sia in aumento.

Ma è altrettanto logico che la Silver Age sia la fascia di età che preferisce l’offline, con una spiccata passione per gratta e vinci, lotto e per le slot all’interno delle sale. Chi è avanti con gli anni può giocare per parecchi motivi, ma in questa fascia di età subentra un fattore meno presente tra i più giovani: la solitudine.

In molti casi il gioco permette di non pensare alla propria situazione e, nel caso del gioco offline, è anche un modo per frequentare persone al di fuori dell’ambiente familiare.

In Italia trionfa l'online

A proposito di offline e online, com’è la situazione in Italia? I dati suggeriscono che il sorpasso dell’online sull’offline è ormai ben radicato. L’Osservatorio Nazionale sul gioco d’azzardo quantifica in una percentuale del 60% il gioco online, mentre l’offline continua comunque a mantenere una buona fetta di mercato con il restante 40%.

È inoltre possibile segmentare ulteriormente questi dati per capire a cosa gioca chi lo fa online e cosa invece preferiscono i giocatori “fisici” nei 5 casinò più popolari in Italia!

Nell’online vanno per la maggiore le scommesse sportive, che coinvolgono il 42% dei giocatori “da divano”. Si tratta di un settore che ha vissuto un aumento costante a partire da quando nel 1998 è stata legalizzata la scommessa sui singoli eventi (con il Mondiale dello stesso anno in Francia che è stata la prima grande manifestazione su cui è stato possibile puntare).

statistiche gambling italiano

Quasi un giocatore online su due scommette, non solo sul calcio ma anche sui tantissimi altri sport disponibili. E la connessione internet, oltre a permettere di puntare da qualsiasi luogo, spesso dà anche la possibilità di seguire l’evento in questione, aumentando il divertimento.

Che successo per roulette e blackjack online

Anche il comparto dei casinò online se la passa molto bene, considerando che in totale oltre il 60% dei giocatori online si dedica a uno (o più) dei canali presenti sulla maggior parte dei provider. Il 24% infatti gioca a poker online, il 21% ai casinò  e quindi alle slot machine, crash games, etc. e il 16% ai giochi da tavolo come roulette,  etc.).

Il poker probabilmente è un po’ in ribasso rispetto ai due primi decenni del nuovo secolo, in particolare rispetto al primo, quando il numero di giocatori online era altissimo grazie al boom tra il 2003 e il 2006 e prendeva una fetta assai più ampia del mercato.

Casinò e giochi da tavolo online come il blackjack sono invece in netto aumento, complice il proliferare dei provider e la comodità di non doversi per forza recare in una struttura fisica.

statistiche gambling italiano

Statistiche gambling italiano

A chiudere le statistiche del gioco a distanza ci sono le lotterie (19%) e le scommesse ippiche (15%). Il fatto che tutte queste percentuali sommate diano più del 100% (in totale fa 137%), ma non moltissimo di più, segnala due tendenze.

La prima è che ci sono parecchi giocatori che si dedicano a più di un canale, ma la seconda è che comunque il giocatore online di solito sceglie una tipologia di giochi di casinò e rimane fedele a quella.

Un dato abbastanza diverso da quello che emerge sull’analisi del gioco offline. In questo caso la fa da grandissimo padrone il gratta e vinci, il vero re del gioco italiano.

I dati dell'ADM

Il 55% di chi gioca offline (dunque, facendo un paio di rapidi calcoli, quasi 4 milioni di persone) ha comprato almeno una volta un gratta e vinci. E considerando che anche online nel comparto casinò sono presenti giochi ispirati ai celebri “grattini”, la percentuale rischia di essere assai maggiore. Il comparto offline, comunque, è assai più variegato in quanto a possibilità del suo contraltare online. 

Anche in questo caso non mancano le scommesse sportive, ma solo il 22% dei giocatori offline si reca in agenzia (contro il 42% di chi scommette da casa tra i giocatori online). Quasi parità invece per le scommesse sull’ippica, che si attestano all’11%.

Rimanendo in ambito sportivo, giova ricordare che del mercato offline fanno parte anche i cosiddetti concorsi pronostici, come il Totocalcio o altri storici concorsi come il Totogol e il Totip, ormai andati in pensione. E il fatto che i pronostici raccolgano comunque ancora il 16% dei giocatori offline dimostra come, nonostante il crollo dell’interesse, siano rimasti radicati nell’immaginario collettivo.

L'Italia delle Lotterie

Altro settore da sempre molto attivo è quello dei giochi numerici a totalizzatore, come per esempio il Superenalotto, l’Eurojackpot e il Win for Life, con il 19% dei giocatori offline che si dedica a questa tipologia di giochi.

Il 15% invece rimane fedele al Lotto, mentre il 13% opta per le lotterie nazionali. Chiudono i canali le slot machine (13%) e il bingo (7%).

Dunque, per varietà di giochi l’offline è ancora avanti all’online, ma le previsioni vedono continuare il lento ma inesorabile declino di alcune di queste tipologie di gioco, che alle nuove generazioni risultano decisamente superate e che quindi sono destinate a veder ridurre sempre più la loro fetta di mercato.

Quanto si spende in Italia per il gioco

Per quanto riguarda la spesa media da parte dei giocatori, i numeri sono in continuo aumento negli ultimi anni. Nel 2018 si spendevano poco più di 100 miliardi di euro per il gioco, un dato che è rimasto pressochè invariato nel 2019 ed è sceso sotto il muro dei 100 miliardi, anche per l’impossibilità di recarsi nei casinò fisici, nel 2020.

Poi però il trend è schizzato verso l’altro. Nel 2021 si è tornati a livelli pre-pandemici, nel 2022 si è saliti a 136 miliardi di euro e nel 2023 si è toccato un altro muro, quello dei 150 miliardi. Le cifre che riguardano il 2024 e il 2025 sono delle stime, ma la crescita costante sta portando il livello di spesa dei giocatori verso i 200 milardi.

Nel 2024 sono stati stimati 168 miliardi di dollari di spese, mentre per il 2025 la previsione arriva a 180 miliardi. 

La quota di mercato di 888 in Italia

Una crescita costante e continua, che porta i casinò online ad investimenti sempre maggiori. Guardando al 2024, l’indotto dell’online ha visto in cima alla classifica Lottomatica (con circa il 30% della quota di mercato), seguita dalla SISAL (quasi il 12%), confermando che i due colossi italiani del gioco si prendono quasi la metà delle scommesse tricolori.

A seguire ci sono altri brand di livello internazionale, come Eurobet e 888, che si permettono con il loro 8% ciascuno di quota di mercato di tenere a bada un’altra storica società italiana come la SNAI.

In Lombardia si gioca di più

Andando più in profondità, a livello locale, la regione che spende di più per il gioco è la Lombardia, con un totale di circa 13 miliardi di euro all’anno, poco meno del 10% dell’intera spesa nazionale.

Ad avvicinarsi al muro dei 10 miliardi all’anno ci sono anche Lazio, Campania ed Emilia Romagna, mentre se si guarda alle province quelle più attive sono quelle di Napoli, Roma e Milano, con Caserta e Palermo che chiudono la top 5. Questi dati, chiaramente, coprono sia le scommesse online che quelle offline.

Ma il trend è ormai chiaro, tanto in Italia quanto a livello europeo. Nel Vecchio Continente il peso dell’online è sempre maggiore e ha ormai raggiunto il 40% del totale. Ma dando un’occhiata alla mappa dell’Europa ci sono differenze sostanziali.

Per paesi, come l’Italia, in cui il gioco online incide del 60% sul totale delle scommesse, e altri, come Svezia e Finlandia in cui la percentuale arriva a sfiorare il 70%, ci sono parecchi mercati in cui l’online fatica ancora a prendere piede. Le previsioni indicano il 2029 come l’anno in cui si raggiungerà una sostanziale parità tra le due componenti, per poi vedere l’online distaccare inesorabilmente l’offline.

Lo strano caso della Spagna

Un esempio assai particolare è quello che riguarda la Spagna, in cui il numero dei giocatori online ha sfondato la cifra dei due milioni. Si tratta però di meno del 20% del totale, in una nazione in cui il gioco offline incide ancora per più dell’80%.

Non che la direzione generale dello sviluppo non sia simile anche nella penisola iberica, visto che la crescita annua dei giocatori online è di oltre il 20%, ma evidentemente il mercato spagnolo è in ritardo diverso a molti altri per quanto riguarda la penetrazione del gioco online nelle abitudini di chi gioca.

L'analisi del gioco in Europa

Dunque, qual è il paese europeo in cui si gioca di più? Poco sorprendentemente, il titolo se lo prende il Regno Unito.

Del resto, da quelle parti scommettere è un’abitudine da diversi secoli e il gioco, che sia online o in bookies o casinò fisici, è una parte importantissima dell’identità culturale locale, come conferma il fatturato dell’industria, oltre 30 miliardi di euro.

statistiche gambling italiano

Seguono l’Italia, la Francia e la Germania, tutte nazioni in cui il trend è in aumento in maniera abbastanza significativa, in particolare per quanto riguarda l’online..

E se gli sviluppatori, soprattutto le grandi case europee, continueranno a proporre giochi sempre più appassionanti e concetti innovativi, non è detto che si debba aspettare il 2029 per il tanto atteso e previsto sorpasso…

*Fonte: Giocoresponsabile.info

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